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Concerto Muse @ Roma (6 Luglio 2013) 11 Luglio 2013

Inviato da LukePet in : Artisti, Concerti, Musica, Recensioni, Suoni , trackback

In vita mia di concerti ne ho visti un bel po’…nei club, nelle piazze, nei parchi, nei palazzetti, nei teatri…ma gli stadi ancora mi mancavano; probabilmente perché i miei gusti si sono sempre tenuti un po’ a distanza dalla cosiddetta zona “mainstream”, cercando di privilegiare le realtà musicali meno “popolari”…e quindi le grandi arene non sono mai state proprio a portata di mano. Ma se c’è un gruppo che mi è sempre piaciuto (e leggendo le pagine di questo blog lo si può facilmente capire) e che oramai riempie stadi ad ogni data, beh quelli sono i MuseSabato scorso hanno suonato allo Stadio Olimpico di Roma…io ci sono stato e questo è il resoconto della giornata (e del mio primo concerto visto in uno stadio).

Quando si ha a che fare con un evento così grande di positivo c’è che sicuramente non mancano le trasferte organizzate per andarci…per il viaggio verso Roma quindi ci si affida ad un comodo bus che ci porterà diretti allo stadio, per poi riportarci a casa a fine concerto. La trasferta inizia ufficialmente intorno alle 11 di Sabato mattina, il suolo romano verrà toccato circa 4 ore dopo, nel primo pomeriggio.

Raggiunta l’area di ingresso allo stadio, la prima cosa che notiamo è la lunghissima fila di gente che attende l’apertura dei cancelli, dopotutto la data è sold-out e ci sarà sicuramente battaglia per la conquista delle prime file; noi non ci preoccupiamo, anche perché abbiamo i posti in curva…che dal punto di vista della visuale non sono proprio il massimo (anzi diciamo pure che fanno cagare) però, per lo meno, ti consentono di prendertela comoda prima di entrare…niente non è.

Muse @ Roma - Stadio Olimpico

(fonte: www.flickr.com/photos/pollosky/9248839363/)

Vista la portata dell’evento immancabile è la massiccia presenza dei bagarini e del merchandise tassativamente tarocco che viene offerto ad ogni anima passante…noi gentilmente decliniamo ed iniziamo ad aggirarci intorno allo stadio…abbiamo parecchio da aspettare e quindi la prima missione del pomeriggio diventa quella di trovare una qualsiasi cosa che assomigli anche solo minimamente ad una panca…una scalinata di marmo è andata più che bene.

E poi succede quello che proprio non ti aspetti…in pochissimi minuti il sole cocente viene coperto da nuvoloni che non prometto niente di buono e da lì a pochi istanti si scatena il diluvio…saette e acqua a gogò prendono tutti di sorpresa, gente che se ne inventa di tutti i colori pur di trovare un buco dove ripararsi…ma la pioggia insiste ed il vento ci mette del suo…verdetto finale: tutti zuppi.

Chiaramente gli scaltri “venditori” che si aggirano intorno allo stadio non potevano farsi scappare questa occasione e tempo cinque minuti arrivano dotati di impermeabili in vendita a 5€ per tutte noi spugne vaganti…vista la situazione critica ne compro uno…praticamente un sacchetto dell’immondizia con due maniche e un cappuccio, ma senza dubbio uno degli acquisti più utili che potessi fare in quel momento.

I nuvoloni così come sono arrivati se ne vanno ed il tempo inizia gradualmente a migliorare…la scalinata di marmo torna protagonista, la nuova missione del pomeriggio è quella di asciugarsi con l’aiuto dell’amico Sole. Sono circa le 18 quando iniziamo ad avviarci verso l’ingresso, non prima di aver affrontato la storica impresa di servirci di uno dei pochi bagni chimici disponibili nelle vicinanze…roba che pisciare direttamente dentro una fogna sarebbe stato meno traumatico.

Ci prepariamo ad entrare e a sottoporci agli immancabili controlli di rito per la sicurezza (un giorno mi dovranno spiegare perché ti rompono se entri con una bottiglia d’acqua di plastica e poi dentro ti vendono la birra in bottiglia che, non vorrei sbagliarmi, a me sembrava proprio di vetro…misteri della vita); in ogni modo, siamo dentro ed il colpo d’occhio ha il suo perché…lo stadio si sta popolando gradualmente, alla fine ci saranno circa 60000 persone…noi prendiamo posizione ed aspettiamo l’inizio del live.

Tra un gruppo spalla e qualche giro di “ola” arriva il momento tanto atteso…il concerto inizia…e si inizia col “botto”, nel vero senso del termine, perché a questo giro i Muse hanno voluto aggiungere un po’ di fuoco alla scenografia (da perfetti megalomani)…sei “cannoni” che sparano fiamme al cielo e scaldano letteralmente l’atmosfera.

Come già detto, noi siamo in curva e praticamente lontanissimi…ma il clima, la musica e le vibrazioni si percepiscono tutte; la setlist è corposa, la triade iniziale SupremacyPanic StationPlug In Baby accende subito gli animi…il concerto prosegue altalenando pezzi tra un album e l’altro…la carta Knights Of Cydonia viene giocata fin troppo presto (secondo me è un pezzo perfetto per la chiusura), l’esecuzione di alcuni brani come Animals e Feeling Good sono arricchite dalla presenza di attori sul palco che aggiungono una componente recitativa alla musica. Stockholm Syndrome, uno dei pezzi che più adoro, arriva per mettere un punto alla prima nutrita parte di concerto…l’outro del brano è un omaggio ai sempre grandi Rage Against The Machine.

Si va avanti con una sezione più “soft” in cui spuntano pezzi come Unintended e Blackout…il tutto mentre una ballerina fluttuante sorvola la folla appesa ad una sorta di lampadina/mongolfiera…per la serie, quando il concerto diventa spettacolo. Bellamy azzarda anche qualche frase in italiano e con un “Viva L’Italia”, pronunciato con la bandiera tricolore al collo, riesce a comprarsi tutto lo stadio…gli piace vincere facile.

Si va così verso il finale, non prima di aver ascoltato un po’ di dubstep con Unsustainable ed aver ballato al ritmo di Supermassive Black Hole…alla fine, il compito di mettere il sigillo conclusivo alla serata è affidato all’accoppiata UprisingStarlight.

E con I just wanted to hold… la band saluta, ringrazia e se ne va…applausi, “fuori-fuori”, ma il concerto è bello che finito; tra l’altro è stato anche registrato per il futuro rilascio del dvd/blu-ray…ottimo, così avrò sicuramente modo di rivedermelo più da vicino.

I Muse oramai hanno raggiunto un livello in cui possono permettersi quasi di tutto ed incassano complimenti con poco sforzo, dare un giudizio equilibrato diventa sempre più difficile…a me sono sempre piaciuti, anche se The 2nd Law ed il loro ammiccare sempre di più al mondo “pop”, non è che mi entusiasmi moltissimo…i Muse che io preferisco sono quelli che mandano la cassa in risonanza, dove la distorsione regna sovrana…per intenderci, quelli di Stockholm Syndrome, Citizen Erased e New Born. Per quanto riguarda la scaletta, personalmente avrei fatto qualche aggiustamento…la chiusura con Starlight non mi è sembrata il massimo e poi la mancanza di New Born si è fatta sentire; ma, al di là di tutto, il giudizio è chiaramente positivo…ma si sa, io sono di parte.

Un ultimo breve appunto sulla location “stadio”…alla fine con il pienone e sessantamila mila voci al cielo, devo dire che merita sicuramente…certamente meglio di un ovattato palazzetto dove spesse volte rimbomba tutto…poi chiaramente le situazioni sono diverse ed ognuna va vissuta al momento, con i suoi pro ed i suoi contro.

E’ tutto…il resto del racconto parla di un ritorno in compagnia di Morfeo tra i sedili del bus…sonno, cotti e tutti a nanna…con Bellamy e soci ci si rivede al prossimo giro!

Per la cronaca, ecco la setlist completa del concerto…

Muse Setlist Stadio Olimpico, Rome, Italy 2013, The Unsustainable Tour

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