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Concerto Bugo @ Gradara (2 Settembre 2007) 5 Settembre 2007

Inviato da LukePet in : Artisti, Canzoni, Chiacchiere, Concerti, Musica, Recensioni, Suoni , trackback

Non ho parole…una serata veramente particolare quella vissuta domenica sera a Gradara…ma procediamo con ordine. Partiamo verso le 16:30 direzione Gradara (a Loreto c’è il Papa e ciò potrebbe comportare fastidiose code in autostrada, così decidiamo di essere previdenti e partire in anticipo) ci aspetta una serata in compagnia di un set acustico di Bugo!!!

In autostrada tutto ok fino quando non arriviamo all’altezza di Fano, da quel punto in poi arrivare all’uscita di Pesaro è un pò una sofferenza…inevitabilmente perdiamo tempo…anche noi però ci abbiamo messo del nostro: all’uscita del casello sbagliamo strada!…ci è voluto un pò prima che ci rendessimo conto di non essere nella giusta direzione…ok allora torniamo indietro e ne imbocchiamo un’altra…il senso di smarrimento cresce ma come per magia ecco apparire l’indicazione stradale che aspettavamo…Gradara!!!

Arriviamo a Gradara con un pò di ritardo rispetto alle previsioni ma per fortuna siamo partiti presto e c’è un buon margine di tempo per concedersi una cena al volo…piadina, focaccia e via.

Ci incamminiamo per il borgo di Gradaralo stile medioevale che caratterizza la cittadina è alquanto affascinante, è un piacere camminare per le strade e guardarsi intorno. Per le vie si susseguono diversi concerti acustici, arriviamo davanti al teatro comunale dove si terrà l’esibizione di Bugo; ascoltiamo un paio di set acustici attivi al di fuori del teatro e subito dopo entriamo.

Rimaniamo un pò sorpresi quando constatiamo le dimensioni del teatro…è decisamente piccolo! Non che questo ci dispiaccia…anzi…però in testa c’era l’idea che il concerto si svolgesse in una location più ampia. Inizialmente ci mettiamo seduti…ma qualcosa non va…no no, un concerto seduti non s’ha da fare! (anche se è acustico). Ci alziamo e ci mettiamo in piedi in fondo al teatro…che in realtà, viste le dimensioni del posto, sarebbe a venti metri dal palco.

Prima di Bugo si esibiscono altri due gruppi: il primo (di cui non ricordo il nome) propone una serie di pezzi strumentali accompagnati da suggestive proiezioni video…niente male; il secondo, il cui nome è “A Smile For Timbuctu“, presenta un genere forse non proprio adatto per essere suonato in un teatro ma ugualmente accolto con interesse dal pubblico presente…dance ricca di suoni ad 8-bit suonata con un Mac e svisate varie sui pomelli di un mixer…decisamente particolare.

Terminata l’esibizione arriva il momento di Bugo, non saprei dire in sala quanta gente ci sia stata…un centinaio direi…forse di più…resta il fatto che fin dagli inizi di capisce che sarà un bel concerto “in famiglia”.

Bugo per rompere il ghiaccio esordisce con la battuta “bello il castello di Rivoli” (per chi non lo sapesse Gradara è famosa per il suo castello) subito dopo attacca con “Che lavoro fai” (chitarra e voce)…in successione una serie di brani che ripercorrono tutta la sua carriera artistica, canzoni semplici ma allo stesso tempo geniali…e così ecco “Spermatozoi“, “Quando ti sei addormentata” (eseguita tastiera e voce), “Io mi rompo i coglioni“.

La scaletta spesso è improvvisata, è lo stesso Bugo che chiede ai presenti che canzoni fare…il live prosegue attraversando un medley tra “Sei bella come il dì” e “Casalingo“…ma uno dei momenti più belli arriva con l’esecuzione di “Ggeell” in versione piano/voce…non si può far altro che sorridere nel sentirlo urlare “Dov’è il mio ggell?!?!?!?”. In seguito è il momento di “Amore mio infinito“…e poi in chiusura (dopo una lunga e simpatica contrattazione con il pubblico) ecco la triade “Portacenere“-“Guardo su“-“Pasta al burro“…su quest’ultima, eseguita con l’appoggio di un batterista recuperato al volo, il teatro si esalta, guardare il filmato per credere (ps: scusate per la scarsa qualità del video):

Concerto finito??? Certo che no…il pubblico vuole il bis e così nel finale arrivano quattro canzoni, anzi quattro perle, del suo repertorio…”Gelato giallo“, “Millenia“, “Carla è Franca“, “Piede sulla merda” (eseguita armonica e voce)…ora si che il concerto è finito, uscita dal teatro col sorriso stampato in volto e ritorno a casa con la consapevolezza di aver trascorso una piacevole serata.

Un concerto veramente particolare, sopratutto per l’atmosfera intima che aleggiava nel teatro…un misto di ironia, genialità ed originalità…grande Bugo!

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