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Memorie ansiogene 13 Ottobre 2007

Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 1 commento finora

MEMORIE ANSIOGENE

Asfissiato dalle idiozie che nutrivi,
nauseato dal sapore che vestivi.
Solenoide impazzito dagli assensi che emettevi,
motore bruciato dagli interrogativi che non svelavi.

Nella notte velata da consensi fraintesi,
dietro la luna vive la bugia che tiene i nervi tesi,
rabbia per come le cose sono andate,
rammarico per le scelte non azzardate.

Ed ora urli rigettati come terapia,
evitare silenzi che segnano la malattia.
Riempire ogni secondo per poter guarire
senza correre il rischio di soccombere e subire.

Per non restare in attesa del risveglio della tua coscienza,
per non affogare in un taglio che sputa sangue di dipendenza.

E dalla “A” arrivi senza freno a “Z”
ti ricopri di illusioni ambendo la tua meta
ma poi tegole su tegole e la cruda verità
mentire non ti basta, egoista è la tua pietà.

Il ricordo di quante volte mi dovetti preoccupare
per le minacce che puntualmente non eri capace di realizzare.
Fonte di un odio che non riesce ad inveire
contro le tue promesse nate solo per tradire.

Per non restare in attesa del risveglio della tua coscienza,
per non affogare in un taglio che sputa sangue di appartenenza.

Ritorno a ricordare 21 Settembre 2007

Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 1 commento finora

RITORNO A RICORDARE

Fuori tempo avverto un vento che colpisce,
un senso di insolenza e una candela spenta.

Fuori luogo annaspo nel sole coperto dai torni patiti,
dal telo del peccato di un mondo esasperato.

Eventi da dimenticare, favole da inventare,
io voglio cancellare ma ritorno a ricordare.

Non posso ignorare quei raggi nel buio,
quelle urla nella quiete, le storie del millennio.

Frasi, foto, suoni e vento io voglio cancellare
ma ritorno a ricordare tutto ciò che fa male.

In 25 Agosto 2007

Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , aggiungi un commento

IN

Oggi sono stato a ballare,
a perdermi e a farmi del male,
scordandomi dei miei desideri,
fingendo che non fosse mai stato ieri.

Spero di smettere di lavorare
in questo cantiere di illusioni mancate,
in questo abisso di promesse violate,
in questa chiesa di preghiere inascoltate.

Ti ho visto dall’alto della tua poltrona
esaltato dalla luce della tua corona
ma poi tra la folla sei precipitato
ed hai inteso l’insidia in cui ti sei ritrovato.

Vesti una cravatta alla tua ignoranza
e mi guardi con un senso di onnipotenza
che ti rende fiero per tutto ciò che non sei capace di fare
ma intimorito per le spiegazioni che non mi puoi dare.

Come se ti dovessi giustificare,
assolvi la tua coscienza con azioni da lodare,
mentre al mondo mostri come purificarla
ma nascosto nei silenzi continui a strozzarla.

Ed è stato in mezzo a tutti quei respiri
che hai sentito il senso di qualcosa che non avevi,
incastrato da tutto quello che avevi fino ad oggi evitato
ti resi conto che il tuo giudizio era forse un pò sbagliato.

E tra le urla e il sudore di una libertà che non avevi mai provato
ti accorsi lentamente che tu così vivo non ci sei mai stato.

Reazione 12 Luglio 2007

Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 9 commenti

REAZIONE

Lasciarsi calpestare per provare più dolore,
abbandonare le speranze nel sogno di un amore,
rinchiudere le emozioni nelle stanze del furore,
morire e rinascere in un mondo senza cuore.

Sangue infetto si diffonde nelle vene,
sangue che non scorre immerso nelle pene,
senza più nessuno da cui poter tornare,
senza più un rifugio in cui potersi salvare.

E nessun motivo per agire,
nessun motivo per morire,
nessun motivo per pensare,
resti solo ad aspettare.

Percorre le strade senza mai osare,
bloccarsi nei pensieri per solo rinunciare.
Separare ogni passione dal proprio credo,
impedito resti ostile a quello che io vedo.

Picchiare contro il muro per scaricare ogni tormento,
cedere alle tentazioni che distruggono il sentimento.
Scegliere le maligne vie del nascosto pentimento,
scoprirsi vivo senza neanche respirare per un momento.

Vedere un motivo per agire,
vedere un motivo per non morire,
vedere un motivo per pensare,
realizzare se stessi nel reagire.

Appassionarsi per non essere succubi dell’indifferenza,
crederci per non rassegnarsi all’esistenza.

Inganno 2 Giugno 2007

Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 2 commenti

INGANNO

Sulla pelle la parola che bruciava,
per tutte le epocali bugie che raccontava.
Le vittime degli istanti che hai passato
ora lottano contro la fiducia che hai stuprato.

Lasciare quel che avevi,
annegando in ciò che vuoi.
Ignorando il male che creavi,
è la gloria ciò che vuoi.

Ma c’è in me qualcosa che
urla, batte e avverte che:
è l’inferno che brucia dietro te,
è il fuoco che abbatte l’anima in me.

Credere all’assurdo di ogni azione
o sperare che esista ancora la ragione.
La psiche che hai disorientato
ora cambia rotta e mira contro te che hai violato.

Inseguendo ciò che vuoi,
non pensando a ciò che fai,
osannando ciò che sei,
non tornando indietro mai.

Ma c’è in me qualcosa che
urla, graffia e avverte che:
è l’inferno che brucia dietro te,
è la fiamma che io devo spegnere.

Coma 6 Maggio 2007

Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 1 commento finora

COMA

Vuoto dentro ai contenuti
serbatoi svenduti
d’ignoranza.

Per rimanere fermi
dentro le insane ammissioni
delle tue superstizioni.

Arresto e ripartenza
in direzione opposta
non importa quel che costa!

Statue impotenti col pensiero più in là,
ferme su una base che si sgretola,
molestati da una libertà che dentro ansima.

Foglie che da piante assenti cadono,
mentre il senso di una vita rimpiangono,
mentre il ritmo che svanisce diffondono.

Auto in strada
che spazzano via il vento
di una solitudine senza senso.

Il tempo che passa insensibile
tra vecchie umane storie
e nuove amare memorie.

Era come quando
la storia di questo mondo
fu rapida da esplosioni
dentro al fuoco delle rivoluzioni.

Era come in piazza nel passato 68,
era come in Francia nel vecchio 89,
era tutto questo ma accadeva dentro me,
era una lotta in tempesta dentro me.

Era la spinta che mi portava a maledire,
era la condanna che mi costrinse ad inibire.

Fuga 21 Aprile 2007

Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 1 commento finora

FUGA

Corridoi e porte chiuse che spaventano,
luci sul cammino che si spengono,
E la paura di un imminente solitudine,
costretto all’angolo dalla vile inettitudine.

Tagli rarefatti di un’immagine confusa,
vuota è la tela che svela ogni accusa,
mentre scappi tra i sentieri di un bosco che ti usa
arrivi infondo e trovi la via sempre chiusa.

Con la mano una strada aprire,
tra la nebbia una zona da scoprire.
Nuove azioni da poter realizzare
per poi potermi aggrappare e risalire.

Convinto nel principio di una continua evoluzione,
riuscire a dormire scacciando via l’indecisione.
Un’istantanea estinzione dei nostri avidi timori
attraverso il ponte che sorvola tutti i piccoli dolori.

Ritrovare tra i fondali il piacere ormai sepolto,
esplorare per poi capire ciò che ormai rimane occulto.
Con la luce che invade e ordina il risveglio,
di nuovo in piedi in lotta contro ogni ostile imbroglio.

Pronto a diventare ciò che vuoi,
sapendo di non poter esser ciò che non sei.
Pronto ad affrontare ciò che sai,
ora immune da tuoi lividi rimani…

Convinto nel principio di una continua evoluzione,
riuscire a scalare spazzando via l’indecisione.
Estinguendo ogni traccia dei vecchi stupidi timori,
guardi il ponte attraversato e saluti gli ultimi dolori.

Dentro il tuo malessere 9 Aprile 2007

Inviato da LukePet in : Poesia, Verba Volant , 3 commenti

DENTRO IL TUO MALESSERE

Fluttua torbida l’atmosfera intorno a me,
cerco fra le righe un qualcosa che non c’è.
Aleggia l’odore ipnotico della tristezza su di te,
non riuscendo più capire la vita che cos’è.

Volteggia la tua espressione all’interno del mio sguardo,
scruto nel tuo viso il cedimento al traguardo.
Ironica e nevrotica è l’idea nei tuoi lineamenti,
incendio scaturito da una sorgente di lamenti.

Senza risposte ad alcuna semplice domanda,
guardi il soffitto bianco della tua stanza.
Seduto ti osservo in tutto il tuo malessere,
unicamente la soluzione che cerchi vorrei essere.

Galleggiano le tue preoccupazioni penetrando su di me,
evapora la tua sicurezza allontanandosi da te.
Il silenzio si fa sempre più buio fra di noi,
ho timore di parlare poiché non so quello che vuoi.

Nuoto in affanno nei meandri del tuo umore,
vorrei cancellare dal tuo volto questo dolore,
esploro le tue opache profondità per intere ore
in cerca di una via che mi porti dritta al cuore.