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Aforisma #048 – “Preso Blu” 15 Luglio 2009

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“Il vuoto delle tue certezze tra le tue pareti
che ora inchiodano il silenzio tra noi due,
disordine interiore ma ordine nel paese,
prigioni tribunali cellulari o forse chiese,
paura della morte, paura della vita,
paura che la vita sfuggendo tra le dita,
paura che diversa sarebbe anche possibile,
paura del diverso, paura del possibile.”

(tratto dal testo del brano “Preso Blu” dei Subsonica)

Aforisma #047 – Socrate 25 Giugno 2009

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“Quando i miei figli saranno cresciuti, puniteli, cittadini, stategli dietro come io facevo con voi, se vedrete che si preoccupano più delle ricchezze o degli altri beni materiali che della virtù e se si crederanno di valere qualcosa senza valer poi nulla, rimproverateli, come io rimproveravo voi, per ciò che non curano e che, invece, dovrebbero curare, se credono di essere «grandi uomini» e poi non sono niente.
Se farete questo, io e i miei figli avremo avuto da voi ciò che è giusto.
Ma è giunta, ormai, l’ora di andare, io a morire, voi a vivere.
Chi di noi vada a miglior sorte, nessuno lo sa, tranne il Dio.”

(Socrate)

Aforisma #046 – Voltaire 14 Giugno 2009

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“Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perchè tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.”

(Voltaire)

Aforisma #045 – “Sulle Labbra” 28 Maggio 2009

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Questa rubrica si chiama “Aforismi” ma in realtà ci sta rientrando qualsiasi tipo di citazione…inizialmente erano aforismi, poi sono arrivati anche estratti da pagine di libri e poi estratti da dialoghi di film. In tutto ciò mancava ancora un’altra forma letteraria…quella forse più immediata: i testi delle canzoni. Quindi da oggi, negli “Aforismi” (che non sono solo aforismi!) rientreranno anche estratti da testi di canzoni. Cominciamo subito…

“E come può il mio amore essere limpido
se è la mia nazione che l’inquina
so come un uomo deve decidere
ma ora non so più cosa sentire.”

(tratto dal testo del brano “Sulle Labbra” degli Afterhours)

Aforisma #044 – “Pulp Fiction” 11 Maggio 2009

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Mia: “Non odi tutto questo?”
Vincent: “Odio cosa?”
Mia: “I silenzi che mettono a disagio.
Perchè sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio?”
Vincent: “Non lo so, è un’ottima domanda.”
Mia: “E’ solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale…quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.”

(Uma Thurman nel ruolo di “Mia Wallace” e John Travolta nel ruolo di “Vincent Vega”,
dal film “Pulp Fiction”)

Aforisma #043 – Franz Kafka 29 Aprile 2009

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“La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.”
(Franz Kafka)

Aforisma #042 – Sofocle 15 Aprile 2009

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“I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa.”
(Sofocle)

Aforisma #041 – Edgar Allan Poe 27 Marzo 2009

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“Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell’intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell’intelletto in generale”.
(Edgar Allan Poe)

Aforisma #040 – Carlo Lucarelli 11 Marzo 2009

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Certe volte i pensieri si disegnano nella testa sotto forma di immagini. Si proiettano come un film a tre dimensioni, un ologramma in movimento senza bisogno di schermo. La vista, l’olfatto, i sensi continuano a funzionare all’esterno del volto, a registrare azioni e sensazioni, ma dietro gli occhi, in quello spazio ovale racchiuso tra le tempie e la nuca, lì, sotto la calotta cranica, agiscono i pensieri. A volte guidate, costruite, a volte da sole, come i sogni, le immagini si formano e si muovono, quella donna, quell’uomo, quel luogo, hanno rumori, musiche e parole che esistono anche se non si sentono, odori e consistenza che arrivano fino alla pelle e provocano reazioni vere, vere sensazioni. Quando succede non tornano indietro, non si riavvolgono come la pellicola di un nastro, ma accadono di nuovo, si ripetono dal nulla, identiche, oppure cambiano, si restringono a particolari che riempiono tutto il campo, deviano in altre facce, altri corpi, altri movimenti. La ragazza del Club freccia alata che gli cammina a fianco.
Sensazioni: bellina.
La ragazza Freccia alata in tailleur verde oliva che gli cammina a fianco e gli stringe il braccio. La mano sul suo braccio. Le unghie laccate di bianco sul suo braccio.
Sensazioni: sollievo, tranquillità, sì.
La ragazza verde oliva che gli cammina a fianco. La sua mano sulla faccia della ragazza. La sua mano sulla bocca della ragazza, le labbra bagnate, i denti.
La ragazza che gli cammina a fianco, la sua mano sulla faccia, che la spinge via.
La pistola.
Sensazioni: nessuna.
Quando nascono dal nulla, le immagini si chiamano fantasie.
Quando sono già accadute si chiamano ricordi.

(tratto da “Un giorno dopo l’altro” di Carlo Lucarelli)