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Concerto Carmen Consoli @ Senigallia (17 Aprile 2010) 21 Aprile 2010

Inviato da LukePet in : Artisti, Concerti, Musica, Recensioni, Suoni , aggiungi un commento

Se si ricerca la parola “mamamia” tra i post di questo blog si ottiene come risultato una bella pagina vuota…e questo basta a farmi rendere conto del tempo che è passato dall’ultima volta che c’ho messo piede (come minimo 3 anni, visto che PolloSky esiste dal 2007). Dei diversi concerti che in passato ho avuto modo di vedere, una delle principali location è stata proprio il mamamia…un luogo in cui ho apprezzato la veste live di artisti come Subsonica, Afterhours, Verdena, Marlene Kuntz, Bugo, Negrita, Caparezza, Cristina Donà e via dicendo; un luogo che, in un territorio in cui divampava la cultura discotecara figlia della più tremenda commercialità, ha rappresentato un’eccezionale valvola di sfogo. Ma poi i tempi sono un po’ cambiati, i concerti si sono ridotti, la musica è mutata, l’età è un po’ avanzata ed il distacco è immancabilmente arrivato.

Un distacco che Sabato scorso è stato interrotto, l’occasione era di quelle ghiotte e non me la sono lasciata scappare. In programma c’era il live di Carmen Consoli…un concerto ideale per riassaporare le sensazioni delle trascorse e celeberrime trasferte “concertare”.

(fonte: www.facebook.com/pages/Carmen-Consoli)

Esclusa una breve esibizione che ho visto ad un concerto del “Primo Maggio” questo è stato anche il mio primo vero live della “cantantessa”; la curiosità quindi era duplice: da un lato l’interesse nel vivere il concerto, dall’altro la curiosità di rimettere i piedi dentro al mamamia.

Sono circa le 20 quando viene affondato l’acceleratore in direzione Senigallia; solita strada, soliti incroci, solite curve…circa un’ora dopo siamo davanti al locale. Appena attracco la mia fedelissima Multipla in uno dei tanti parcheggi disponibili lo stomaco inizia a brontolare…ho fame. No problem, c’è il “chioschetto”.
Mentre la mia “bella” piadina, se proprio la vogliamo chiamare così (sarcasmo), sta rosolando sulla piastra, mi guardo un po’ intorno; all’ingresso c’è già della gente in attesa ed altre macchine continuano ad arrivare…il locale mi sembra uguale a come lo avevo lasciato tre anni fa, anche le facce dei buttafuori mi sembrano le stesse. La piadina è pronta. Ci abbino una birretta e via…sono operativo.

Proprio mentre mando giù l’ultimo boccone viene spalancato l’ingresso… Continua a leggere…