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Concerto Meg @ Recanati (31 Gennaio 2009) 2 Febbraio 2009

Inviato da LukePet in : Artisti, Concerti, Musica, Recensioni, Suoni , aggiungi un commento

Lo scorso Sabato, dopo tanto tempo, sono finalmente tornato a godermi un bel concerto…ero già in crisi di astinenza e questo live è stato proprio come una boccata d’aria fresca. Protagonista della serata a questo giro è stata Meg, che ha fatto tappa a Recanati con il suo “Psychodelice Show”.


(fonte: http://www.flickr.com/photos/theladyofsweets | http://www.myspace.com/theladyofsweets)

Per una volta il concerto si è svolto a pochi chilometri da casa e quindi tutto l’iter che prevede la cena “per strada” è stato evitato. Non c’è poi molto da raccontare sul viaggio di andata, penso che la trasferta non poteva essere più rilassata. Arriviamo a Recanati verso le 22:30 e cerchiamo di affidarci al nostro istinto per trovare l’Extra. E circumnavigando le mura del centro storico, affiancati da siepi leggendarie ed ermi colli, con l’aiuto di qualche indicazione, riusciamo ad individuare la location.

Parcheggiamo, attraversiamo la bella piazza Leopardi (che nella sua desolazione risulta ancor più affascinante) e dopo pochi passi siamo davanti all’Extra. Biglietto-timbro-consumazione-attesa-entrata…siamo difronte al piccolo palco pronti per il concerto. La situazione è molto intima e ciò non mi dispiace affatto.

L’Extra è proprio un bel locale…uno di quei posti dallo stile molto “rock” e, come si suol dire, “alternative”; nella mia zona (purtroppo!) i locali di questo genere scarseggiano e così vedere che c’è qualche piccolo rifugio ancora in attività mi ha fatto decisamente piacere. Ci tornerò senz’altro.

Il tempo dell’attesa termina pochi minuti prima della mezzanotte ed il live inizia. continua a leggere…

Aforisma #037 – “La 25ª Ora” 2 Febbraio 2009

Inviato da LukePet in : Aforismi, Rubriche, Verba Volant , aggiungi un commento

Affanculo io? Vacci tu! Tu e tutta questa merda di città e di chi ci abita.
In culo ai mendicanti che mi chiedono i soldi e che mi ridono alle spalle.
In culo ai lavavetri che mi sporcano il vetro pulito della macchina.
In culo ai sikh e ai pakistani che vanno per le strade a palla con i loro taxi decrepiti, puzzano di curry da tutti i pori, mi mandano in paranoia le narici, aspiranti terroristi!
E rallentate, cazzo!
In culo ai ragazzi di Chelsea con il torace depilato e i bicipiti pompati che se lo succhiano a vicenda nei miei parchi e te lo sbattono in faccia sul Gay Channel.
In culo ai bottegai coreani con le loro piramidi di frutta troppo cara, con i loro fiori avvolti nella plastica, sono qui da dieci anni e non sanno ancora mettere due parole insieme.
In culo ai russi di Brighton Beach, mafiosi e violenti, seduti nei bar a sorseggiare il loro tè con una zolletta di zucchero tra i denti, rubano, imbrogliano e cospirano.
Tornatevene da dove cazzo siete venuti!
In culo agli ebrei ortodossi che vanno su e giù per la Quarantasettesima nei loro soprabiti imbiancati di forfora a vendere diamanti del Sudafrica dell’apartheid.
In culo agli agenti di borsa di Wall Street che pensano di essere i padroni dell’universo, quei figli di puttana. Si sentono come Micheal Douglas/Gordon Gekko e pensano a nuovi modi per derubare la povera gente che lavora. Sbattete dentro quegli stronzi della Enron a marcire per tutta la vita. E Bush e Cheney non sapevano niente di quel casino?
Ma fatemi il cazzo di piacere!
In culo alla Tico, alla ImClone, all’Adelphia, alla WordsCom! In culo ai portoricani, venuti in macchina, che fanno crescere le spese dell’assistenza sociale. E non fatemi parlare di quei pipponi dei dominicani: al loro confronto i portoricani sono proprio dei fenomeni.
In culo agli italiani di Bensonhurst con i loro capelli impomatati, le loro tute di nylon, le loro medagliette di Sant’Antonio, che agitano la loro mazza da baseball firmata Jason Giambi sperando in un’audizione per “I Soprano”.

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